“In medio stat veritas” (ovvero come ottenere la vera saggezza)
Quante volte ti è già capitato di sentire la locuzione latina “in medio stat veritas” che è parte del titolo di questo post? penso moltissime volte… infatti è proprio così, la saggezza, in quanto espressione di verità, stà sempre nel “mezzo”.

… la saggezza è frutto della conoscenza teorica e della sua applicazione pratica, quasi mai solo di una o dell’altra.

Nei diversi ambiti dell vita, non c’è qualità più ammirata e apprezzata della saggezza.

Qual’è la saggezza “vera” dunque?
Spesso accade che di un “problema” alcune persone ne abbiano una conoscenza teorica, mentre altre hanno una grande capacità pratica…

Alcuni possono avere una grande conoscenza delle scritture, della filosofia e della religione in generale, senza averne mai applicato i principi nella vita quotidiana.
Non avendole mai realmente sperimentate, quelle conoscenze rimangono pure e semplici nozioni.
Dall’altra parte ci sono quelli che hanno fatto anni di pratica “sadhana”, sanno come tenere il corpo in salute e conoscono il lavorio interiore della mente, ma di nuovo, senza la conoscenza tramandata dai Maestri, la loro abilità nel compiere le azioni che ti liberano e di aiutare gli altri è limitata, …e se conosci lo yoga , come immagino, sai a cosa mi riferisco.

E’ rara quella persona che combina in se ambedue le cose, conoscenza e esperienza.

Questa verità abbraccia tutte le sfere della vita compresa quella spirituale.

La conoscenza è una cosa, l’esperienza pratica può essere una cosa completamente diversa.

Colui che percorre ambedue le strade, che in realtà sono le due corsie maestre di un unico pescorso, cioè conoscenza ed esperienza pratica, stà praticando, come diceva Buddha, la famosa “via di mezzo” che inevitabilmente sfocia nella saggezza, lo scivolo che termina nella trascendenza.

Costoro, chiunque li vorrebbe come guida spirituale. Costoro sono considerati essere saggi, e molto spesso sono veramente santi liberati.

Concludendo: c’è una saggezza che va al di là dell’ammirevole condizione di conoscenza ed esperienza pratica, ed è quella saggezza che ha come punto di arrivo la trascendenza, il turija, e si manifesta soltanto quando abbiamo abbandonato la nostra saggezza ordinaria. E’ la saggezza che viene dal non conoscere, è la saggezza delle nuove possibilità.