Cos’è la ritrazione dei sensi (Pratyahara)?
1. Il ritrarsi dei sensi dai loro rispettivi oggetti è detto Pratyahara. E’ astrazione dei sensi.
2. La vita reale, spirituale, interiore inizia quando lo studente di yoga è stabilito nella ritrazione dei sensi.
3. La ritrazione dei sensi è un freno alla tendenza estroversa dei sensi stessi.
4. I sensi eccitati di un uomo anche saggio, per quanto egli possa essere forte, trascinano impetuosamente la sua mente.
5. La pratica richiede pazienza e perseveranza considerevoli. Si tratta di una dura disciplina dei sensi.
6. I sensi non possono far nulla senza la cooperazione della mente. Se sai distaccare la mente dai sensi, vi sarà automaticamente astrazione dei sensi.
7. Proprio come le api volano via dall’alveare quando la regina vola, e si fermano quando la regina si ferma, così anche i sensi sono frenati quando la mente è frenata.
8. La ritrazione dei sensi è la pratica per mezzo della quale i sensi non vengono in contatto con i loro oggetti e seguono la natura della mente, diventando introversi com’è la mente. Ritraendo la mente, i sensi si ritraggono anch’essi.
9. Se i sensi sono incontrollabili, non puoi ottenere il successo nello yoga.
10. Astrazione consiste nella completa assimilazione dei sensi alla mente.
11. Ne consegue il più grande potere sui propri sensi.
12. Controllo dei sensi significa concentrazione assoluta della mente.
13. I sensi sono mantenuti in uno stato di ritrazione con la pratica.
Come praticare la ritrazione dei sensi
14. Pratica la ritrazione dei sensi uno alla volta. Occupati prima del più turbolento.
15. Ritrai i sensi dai loro oggetti delicatamente; se li trascini via con la forza, ti verrà mal di testa.
16. Distacca la tua mente dai sensi; non lasciare che essa entri in connessione con i sensi; avrai successo nell’astrazione dei sensi.
17. Ritrai la mente, l’energia vitale ed i sensi. Questo è una triplice ritrazione; è molto potente.
18. Proprio come la tartaruga ritrae le zampe da tutti i lati, così anche lo studente di yoga ritrae tutti i suoi sensi dagli oggetti dei sensi. Allora la sua facoltà di comprensione è ben equilibrata.
19. Proprio come una tempesta turbolenta agita una nave, così anche i desideri nascosti agitano veementemente i sensi vaganti e la mente. Quindi, stai attento, sii sempre vigile. Annichila tutti i desideri con la spada dell’assenza di passioni e l’accetta della discriminazione. Questo è il vero segreto dell’autocontrollo.
20. Durante la pratica, i sensi sfuggiranno più e più volte verso i loro oggetti, come un toro selvaggio.
21.Tu ritraili ogni volta.
Aiuti alla ritrazione dei sensi
22. Nessuno sforzo umano per quanto grande può darti un successo perfetto. Quindi, persevera e prega. La grazia divina è necessaria.
23. La ritrazione dei sensi diventa facile dopo la pratica delle tecniche di respirazione.
24. La ritrazione dei sensi segue automaticamente la pratica delle tecniche di respirazione.
25. Se hai una completa assenza di passioni, puoi ritrarre i sensi con facilità.
26. L’assenza di passioni è nemica dei sensi, ed amica della loro ritrazione.
27. Aiuti all’astrazione dei sensi sono l’osservanza del silenzio, la moderazione nella dieta, la fermezza della posizione, l’assenza di passioni, la regolarità nella pratica delle tecniche di respirazione, la pazienza, il contentarsi, la perseveranza, la tenacia, il celibato, una vita ritirata.
28. La pratica delle tecniche di respirazione indebolisce la tendenza estroversa dei sensi, e prepara lo studente di yoga per la pratica della loro ritrazione.
29. La discriminazione tra il reale e l’irreale aiuta molto nell’ottenere successo nell’astrazione dei sensi.
30. Il successo nell’astrazione dei sensi dipende dalla forza delle impressioni yogiche passate.
31. Colui che ha praticato le tecniche di respirazione e la ritrazione dei sensi nella sua nascita precedente anche solo per un certo tempo, avrà successo nella ritrazione dei sensi in questa vita in breve tempo.
32. Un principiante che comincia a praticare lo yoga per la prima volta in questa vita, senza averne impressioni (Samskara) precedenti, di nascite passate, a suo credito, può impiegare un lungo tempo per raggiungere il successo definitivo nell’astrazione dei sensi.
33. Si può sapere da soli se si è dei nuovi praticanti di yoga, oppure dei “caduti dallo yoga”(yoga Bhrashta) in vite precedenti, dalla propria esperienza e dal grado di successo nella propria pratica in questa vita.
34. La ritrazione dei sensi ripugna all’inizio, ma in seguito diventa molto interessante.
35. Colui che è ben stabilito nella ritrazione dei sensi può meditare tranquillamente anche in un luogo rumoroso.
36. La ritrazione dei sensi sviluppa la forza di volontà e la forza spirituale interiore.
37. Nulla può distrarre la mente di chi è stabilito nell’astrazione dei sensi.
38. Colui che è abile nella ritrazione dei sensi può entrare nel sonno profondo al momento in cui si distende nel letto. Napoleone e Ghandi sapevano farlo.
Ostacoli alla ritrazione dei sensi
39. Ostacoli alla pratica della ritrazione dei sensi sono una posizione instabile, parlare troppo, mescolarsi troppo a gente mondana, eccessiva attività, troppo cibo, troppo camminare, eccessiva curiosità per gli affari degli altri.
40. Se l’assenza di passioni declina, e se c’è negligenza nella pratica, i sensi possono diventare di nuovo turbolenti.
41. Alcuni studenti di yoga praticano l’astrazione dei sensi per tre anni e tuttavia non raggiungono un successo definitivo; questo perché essi non hanno ancora pienamente annichilato brame e desideri latenti. Rimangono attaccati a questo o quell’altro oggetto dei sensi.
La disciplina del Raja Yoga
42. Un praticante dello yoga dell’amore (Bhakti yoga) non pratica la ritrazione dei sensi: egli vede il Signore in tutto ciò che lo circonda.
43. Neanche un praticante dello yoga della conoscenza (Jnana Yoga) pratica la ritrazione dei sensi: egli cerca di identificarsi con il Sé nascosto in tutti gli oggetti, negandone nomi e forme.
44. Solo un praticante del Raja yoga pratica la ritrazione dei sensi deliberatamente.
45. Lo studente di Raja yoga che salta subito alla pratica della meditazione senza pratica della ritrazione dei sensi, non avrà successo in quella.
46. E’ difficile dire dove finisce la pratica della ritrazione dei sensi (Pratyahara) e dove inizia la pratica della concentrazione (Dhyana).
Scrivi un commento