“Si diventa degni della salvezza quando non si uccide alcun essere vivente”(Manusmitri 6,60)

Spesso si è indotti  a pensare, e l’assunto di apertura non vuole essere forviante in tal senso, che il tema della nutrizione vegetariana,  riguardi solo piani “spiritual – metafisici” della esistenza umana o sia argomento di “pochi fanatici”.

In realtà diverse sono le motivazioni che possono spingere un individuo ad adottare un regime alimentare che non preveda l’introduzione di cibi animali  nel proprio organismo.

E tutte, anche se con diverso grado di importanza,  possono coesistere.

Ognuno di noi dovrebbe avere la responsabilità di riflettere su di esse  ed arrivare – indipendentemente dalle diverse modalità di approccio alla questione  – a porsi un semplice interrogativo: è veramente giusto includere nella propria dieta cibi animali?
Il punto di vista salutistico
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Dal punto di vista salutistico  è ormai infatti fatto assodato che la carne e i prodotti di origine animale in genere, siano connessi all’aumento di molte patologie degenerative quali infarto, arteriosclerosi, diabete e molti tipi di cancro (specie dell’intestino).
E non penso che siano necessari ulteriori commenti solo se si pensa ad alcune modificazioni che avvengono nell’organismo umano non appena vengono introdotti cibi animali: quando si mangia della carne si verifica un aumento anomalo dei globuli bianchi nel sangue.

Questo vuol dire che  il nostro organismo interpreta la carne come un pericolo, un elemento estraneo, un aggressore ed è la prova inequivocabile, provata che l’alimentazione più adatta per l’essere umano, proprio per le sue caratteristiche anatomico fisiologiche e una alimentazione a base (almeno prevalentemente) vegetale.

Ed infatti le due più importanti organizzazioni di nutrizionisti al mondo “l’American Dietist Association” e i “Dietitians of Canada”  affermano che le diete vegetariane correttamente bilanciate sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e che comportano benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie.

Il punto di vista spirituale.

Dal punto di vista spirituale la questione, in assoluta estrema sintesi,  può essere ricondotta all’enorme rispetto per la sacralità di ogni forma di vita, qualunque sia il grado e stato di evoluzione.

L’insegnamento dei Grandi Maestri Yoga e Saggi del passato e del presente ci invita a riflettere su questo fatto:  può esserci davvero evoluzione spirituale laddove si consumano, per un piacere esclusivamente personale alimenti che null’altro sono il frutto di sofferenze indicibili inferte ad altri esseri viventi?

Il punto di vista etico.

Dal punto di vista etico  l’idea vegetariana,  è tanto semplice quanto giusta e, cioè,  estendere i diritti etici fondamentali di rispetto alla vita anche al di fuori della specie umana.

Per comprendere, invece,  appieno le ragioni ecologiche/ambientali e socio globali sottese ad una scelta alimentare vegetariana  è necessario considerare alcuni incredibili,  inquietanti dati:
per produrre un kg di carne è necessario coltivare una quantità di mangime che va da 4 a 35 volte tanto con tutti gli sprechi di energia, acqua, sostanze chimiche che questo comporta.

Trentasei dei quaranta paesi più poveri del mondo esportano cerali negli Stati Uniti, dove il 90% del prodotto è utilizzato per nutrire animali destinati al macello. Ci rendiamo minimamente conto di quanti dei più importanti e tragici problemi del nostro mondo, potrebbero essere, se non addirittura risolti, quanto meno alleviati, in un’ottica di distribuzione più equa delle risorse, che sicuramente un regime alimentare a base vegetale contribuirebbe sicuramente a realizzare?

 


 

 

I vari tipi di alimentazione vegetariana
1.    Latto – ovo – vegetarismo: elimina dall’alimentazione ogni tipo di carne animale, compresi pesci e crostacei ma alcuni alimenti di origine animale, quali latte, uova e formaggio, si continuano a mangiare. Tale regime alimentare ha il vantaggio di evitare carenza nutrizionali, ma se condotta in modo scorretto, con eccessiva introduzione di alimenti di origine animale (errore spesso commesso da chi si accosta a tale tipologia di dieta) vengono annullati i vantaggi di tale tipo di dieta;
2.    Latto- vegetarismo: simile al latte ovo-vegetarismo, ma non prevede l’assunzione di uova che comporta come ulteriore vantaggio la riduzione di assunzione di grassi di origine animale, soprattutto colesterolo;
3.    Veganismo: Esclude tutti i prodotti di origine e derivazione animale (carne e suoi derivati, pesce, molluschi e crostacei, uova e loro derivati, latte e suoi derivati. I vantaggi consistono nella riduzione del rischio di sviluppare tutte le patologie correlate all’assunzione di prodotti di origine animale. Come unico svantaggio si segnala la mancata assunzione di vitamina b12 (l’unica presente solo nel regno animale), cui si può comunque facilmente porre rimedio attraverso l’assunzione di cibi fortificati con tale vitamina (cereali, latte di soya etc…) o integratori alimentari.
4.    Si sente parlare anche di dieta eco-vegana per indicare quella simile alla tradizionale dieta vegana ma che prevede  il consumo di soli alimenti vegetali provenienti da coltivazioni biologiche o bio-dinamiche.
5.    Si conosce anche la dieta crudista (non appartenente però esclusivamente al mondo vegetariano) che pone come condizione necessaria l’assunzione di cibi crudi allo scopo di evitare l’impoverimento dei cibi dai loro componenti fondamentali. Questa dieta prevede che si mangi solo frutta, verdura, legumi freschi, cerali, semi, noci di vario tipo, erbe e funghi, oltre ad alcuni formaggi.
6.    Infine la dieta fruttarista si realizza praticando una scelta estrema: si mangia solo frutta fresca biologica e matura.

I tre grandi miti da sfatare:

1. La dieta vegetariana comporta cali proteici:  nulla di più falso!
Gli aminoacidi, infatti  “mattoni” delle proteine, possono essere sintetizzati dall’organismo od assunti con il cibo. Esistono 20 differenti aminoacidi, il nostro organismo è in grado di sintetizzarne solo 11. I rimanenti 9 aminoacidi, “essenziali”- che non possono essere prodotti dall’organismo umano, debbono essere introdotti con la dieta.

E proprio i vari cereali, legumi e verdure, che devono essere sempre presenti in una dieta vegetariana equilibrata,  sono in grado di fornire, ampiamente, tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo e quindi sono grado di soddisfare il fabbisogno proteico del nostro organismo.
2.    La dieta  vegetariana (soprattutto se di tipo vegano) comporta mancata assunzione di calcio: tale convinzione è spesso collegata ai falsi miti proiettati  dall’industria lattiero-casearia per cui la gente spesso crede che il latte vaccino e i formaggi in genere rappresentino l’unica fonte di Calcio.
Esistono invece altre eccellenti fonti di questo minerale e i vegetariani che seguano una dieta variata non devono preoccuparsi per la quantità di Calcio assunta. Basti pensare che  4 once di tofu o 3/4 tazze di cavolo riccio contengono tanto Calcio quanto una tazza di latte vaccino.
3.    La dieta vegetariana comporta carenza di ferro. Forse questo è uno dei più grandi miti da sfatare associato alla falsa equazione “vegetariano=anemico”. Vi farei leggere i risultati delle mie analisi del sangue (il valore è addirittura “sbilanciato” verso l’alto)  per farvi capire come in realtà questo costituisca  nulla di più che un luogo comune privo di ogni fondamento scientifico. La ragione è molto semplice: i cibi comunemente consumati dai  vegetariani (Soia, Lenticchie, Tofu, Fagioli, Ceci, Spinaci etc…) sono ricchi in Ferro. Inoltre considerato che la vitamina  C aumenta molto la capacità di assorbimento di Ferro da parte dell’organismo e che questa vitamina è presente sicuramente in misura abbondante nella dieta vegetariana, ecco spiegato come la “preoccupazione da carenza di ferro” debba assolutamente essere abbandonata da parte di chi decide di intraprendere una alimentazione di questo tipo.

Sport, salute e alimentazione 
Unitamente a questi tre grandi falsi miti, ce ne sono altri da segnalare.

Tra questi quello secondo il quale l’alimentazione vegetariana non sarebbe adatta agli sportivi.

In realtà, come accennato, cereali integrali, frutta, verdura costituiscono fonti eccellenti di carboidrati e proteine: quindi un’alimentazione basata su una varietà di cereali, legumi e verdura è facilmente in grado di fornire il substrato energetico e tutti gli aminoacidi essenziali richiesti dall’organismo dello sportivo.

Considerato inoltre che un elevato apporto di carboidrati, indispensabile per l’atleta, e’ più facilmente ottenibile con questo tipo di alimentazione, le diete vegetariane  ben bilanciate risultano del tutto compatibili con l’attività sportiva, anche molto intensa, e sono addirittura consigliabili per chi pratica sport di resistenza.

Un altro mito che le più recenti scoperte scientifiche stanno per sfatare è quello per cui una alimentazione basata esclusivamente su cibi vegetali comporterebbe necessariamente perdita di massa muscolare.
Un nuovo studio dell’Agricultural Research Service (ARS), condotto da Bess Dawson-Hughes del Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging alla Tufts University in Boston, Massachussetts, suggerisce che i cibi vegetali sarebbero in grado di preservare la perdita di massa muscolare negli anziani.
Con l’invecchiamento infatti si instaura uno stato di acidosi metabolica lentamente progressiva (che sembrerebbe essere in grado di provocare anche la perdita di tessuto muscolare). E le diete relativamente ricche frutta e verdura parrebbero essere in grado di contrastare l’acidosi. All’esito degli sperimenti condotti infatti i ricercatori hanno riscontrato una correlazione positiva tra valori di massa magra (che rappresenta il muscolo) e tali tipi di diete.

 

Avvicinarsi alla dieta vegetariana


Piccoli consigli per chi decide di accostarsi alla dieta vegetariana:
In primo luogo abbandona preliminarmente l’obsoleta e falsa  idea per cui sarai condannato per il resto della tua esistenza a mangiare insalata!

Esiste infatti una inimmaginabile quantità di alimenti naturali  alternativi ai cibi animali, la maggior parte dei quali oggi disponibili anche nei comuni supermercati, che potranno essere usati per gustosissime, quanto varie ricette.
Solo per renderti conto di quanto può essere varia la cucina vegetariana, oltre alle migliaia di ricette che compaiono nei libri di cucina specializzati, consulta, tra i tanti, il sito Veganblog  (nel sito sono riportate ricette vegane quindi con esclusione di qualsiasi alimento di derivazione animale).

In secondo luogo consulta esperti in materia e acquisisci quante più informazioni possibili su come rendere la tua dieta vegetariana equilibrata, varia  e senza scompensi.
Puoi iniziare ad esempio da qui Vegpyramid e scaricare la “Veg Pyramid” Piramide Alimentare Naturale, proposta dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) per delle serie Linee Guida italiane per una corretta alimentazione vegetariana, ma che può costituire anche uno strumento utilizzabile da chiunque voglia adottare abitudini alimentari sane.
In terzo luogo cerca, per quanto possibile, di consumare alimenti provenienti da agricoltura biologica.

Ciò vale soprattutto per i cibi non raffinati (ad es. pasta, pane o riso integrale) in quanto gli antiparassitari e i prodotti chimici in genere, impiegati diffusamente nella produzione agricola, si “attaccano” (letteralmente) e vengono trattenuti in misura maggiore dai prodotti agricoli non raffinati, rendendoli paradossalmente potenzialmente più pericolosi di quelli non integrali.

 

Gianfranco Transulti